Se Babbo Natale non arriva…che Natale è?

 

….Meno 10 giorni alla vigilia di  Natale e in tutte le case di una piccola cittadina di campagna chiamata RIPALO’,fervevano i preparativi.
Tradizione sempre seguita in questa cittadina era anche la decorazione di un gigantesco ABETE che si ergeva meraviglioso al centro della piazza principale.

particolare della piazza del paese ripalo

Si occupavano dei decori dell’albero tutti i bambini della cittadina che ogni anno,all’inizio di dicembre,si riunivano nella piazza e decidevano cosa appendere.

Quest’anno avevano pensato di decorare con stelle giganti di cioccolato, caramelle alla frutta e biscotti cosi,finite le vacanze natalizie,avrebbero fatto ancora un po’ di festa staccando tutti quei dolciumi.
Cosi il giorno 15 si ritrovarono,come d’accordo,con l’occorrente per rendere l’albero bellissimo. E c’erano proprio tutti,nonostante fosse molto freddo e probabilmente di li a poco,avrebbe anche potuto nevicare….beh, con la discesa di fiocchi bianchi,sarebbe stato ancora più divertente.

bambini decorano l albero

NIC ,che per il suo carattere risoluto si occupava dell’organizzazione ,fece gruppi per partire con i lavori: i bambini piccoli avrebbero decorato i rami più bassi e i più grandi,sulle scale,avrebbero pensato a quelli più alti.
Dopo qualche ora,fra chiacchiere,canti e qualche dolcetto scappato in bocca in modo furtivo,l’albero fu completamente decorato. Tutti fecero un passo indietro dal grande albero,cosi Nic potè accendere le lucine.
L’accensione fu accompagnata da un sonoro : “OH OOOH”.
Eh si, i bambini avevano fatto davvero un bellissimo lavoro. L’albero oltre ad essere scintillante era profumato, invitante ….per questo venne spontaneo mettersi seduti attorno:tutti,a naso in su,lo rimiravano felici e l’atmosfera era serena.

Il silenzio FU ROTTO da un bambino che, tutto sporco di cioccolato (evidentemente aveva più mangiato che decorato),disse con fare antipatico:
” Tanto Babbo Natale NON esiste!!!!! Me lo ha detto mio fratello Green che è più grande e sa tutto”.

Per un attimo il silenzio continuò a regnare,ma da leggero che era,si fece davvero pesante.
Babbo Natale non esiste ?!?

Ma come si permetteva quel bambino che fra l’altro nessuno aveva mai visto prima,di dire una cosa del genere.
“E tu,chi sei? Nessuno ti ha mai visto” Disse DEAN,un bimbo di 10 anni, molto arrabbiato per quello che aveva appena sentito. Poi continuò, “Lo sanno tutti che Babbo Natale esiste!”
E mentre pronunciava le ultime parole dimenò davanti al naso di quell’antipatico due bei pugni ROTANTI.
Intanto,i più piccoli,alla notizia dell’inesistenza di Babbo Natale,avevano cominciato un pianto che sembrava impossibile arrestare.
“Ah,ah….che ridicoli credere ancora a queste cose e comunque mi chiamo SPLAT” E intanto continuava a staccare, senza ritegno, pezzi di cioccolata dall’albero.
I bambini lo guardavano ammutoliti ….con tutti quei dolciumi che stava ingurgitando,speravano che almeno gli venisse una quantità industriale di brufoli.
Però …se avesse avuto ragione. Ineffetti voci del genere le avevano sentite alcuni bimbi del paese. Ma NESSUNO aveva mai prestato loro attenzione.
E se non era Babbo Natale a portare i regali,chi altro poteva essere?
A dire il vero c’era anche la Befana, ma lei arrivava più avanti…che facesse il doppio turno?
Nooo,era da escludere;anche perchè la Befana a volte aveva lasciato qualche pezzo di carbone,e nessuno il giorno di Natale ne aveva mai trovato.
Ma poi tutte le storie del villaggio di Babbo Natale,i folletti suoi aiutanti, le renne…
Basta:il signore dal vestito rosso e la barba bianca esisteva!
E con questo pensiero i bambini più grandi convinsero i più piccoli che cosi tornarono a casa di nuovo con il sorriso.
I grandi però non erano più molto convinti,per questo decisero di rimanere a riflettere sotto l’albero nonostante fosse calata la sera e avesse cominciato a nevicare.
Nic riprese in mano la situazione e chiese se qualcuno avesse mai visto Babbo Natale.
Subito MILLI esordì “Nessuno può averlo visto,perchè non esiste. Io so che li portano i nostri genitori,ma non l’ho mai detto per non deludere i più piccoli”.
Anche ERIN disse che sono i grandi a preparare i regali.

LIBI però racconto di una vigilia di Natale in cui si era nascosta sotto il letto di mamma e papà e,rimanendo sveglia tutta la notte,notò che non si erano mai alzati…..ma alla mattina i regali c’erano quindi poteva essere stato solo Babbo Natale.
“Figurati se non ti sei addormentata almeno un pò” rimbeccò Splat.
“Ma anch’io”,disse RON,”una notte di Natale ho visto una macchia nera nel cielo ….era la sua slitta trainata dalle renne”.
Ognuno aveva la propria idea ma chi poteva avere ragione?
Nic dopo aver ascoltato concluse:”L’unico modo per sapere se esiste è raggiungere il suo villaggio e parlare con lui”
Cosi,con zaino in spalla,la mattina seguente si ritrovarono tutti nella piazza e da li cominciò il loro lungo viaggio: DIREZIONE POLO NORD, VILLAGGIO DI BABBO NATALE.

bambini in marcia per il polo nord

La strada era lunga e stava nevicando ancora dalla sera prima ma erano ben coperti e PIENI di cose buone da mangiare. Dopo ore di cammino però naso,mani e piedi erano completamente ghiacciati e la stanchezza cominciò a farsi sentire.
Entrarono in una calda cioccolateria e ognuno di loro davanti a una fumante cioccolata,forse per il profumo,forse per i decori appesi alle vetrine ,cominciò a pensare alla magia e alla bellezza di tutto il periodo che precedeva il giorno di Natale.

i bambini riflettono in pasticceria

Libi già immaginava la fragranza dei biscotti di cannella e zenzero che preparava la mamma,Frank a quanto era divertente andare a comprare statuine e palline ai mercatini con la propria famiglia. Ron stava invece pensando a come costruire un albero di Natale che potesse resistere agli attacchi dei suoi deliziosi gatti.
Robin già sentiva l’acquolina per ciò che avrebbe mangiato a casa della nonna dove veniva fatto anche un grande falò.
Insomma era davvero magico il periodo che precedeva il 25 Dicembre:l’attesa,la preparazione…..si indubbiamente era forse la parte più bella.
Ma se avessero continuato il viaggio, se la sarebbero persa!
Ne valeva davvero la pena verificare l’esistenza di Babbo Natale o poteva essere bello anche affidarsi all’immaginazione.
Di colpo l’entusiasmo per il viaggio sparì e all’unanimità decisero di tornare a casa e di preparare anche dei regalini per i più piccoli così,se davvero non fosse arrivato Babbo Natale,si sarebbero consolati con quelli.
Pensarono di portarli sotto il grande albero e di festeggiare la vigilia nella piazza,con le famiglie.
La notte di Natale c’erano proprio tutti e ci fu un lungo e caloroso scambio di auguri.
A tarda notte,quando gli abitanti del paese rientrarono a casa trovarono,grandi e piccini,bellissimi pacchi regalo sotto l’albero.

babbo natale nel cielo di ripalo

Ma allora Babbo Natale era già passato!!! Passato???
E Splat….quel bambino che nessuno conosceva?
Felice per aver fatto apprezzare la magia dell’attesa, era già in marcia verso un altro paese per far riflettere altri bambini……. Fine.

Splat saluta

Classe 5^ Scuola Primaria Garagnani. Anno scolastico 2010/11