Quando alternanza scuola lavoro diventa ricchezza per una comunità

Il percorso di alternanza scuola – lavoro, è sicuramente un momento formativo e costruttivo per gli alunni che lo svolgono,  però  talvolta può rivelarsi arricchente anche per il luogo in cui tale esperienza si svolge.

E’ questo il caso dello stage svolto da un’alunna ipovedente di 3^ superiore  che ha messo a disposizione di tanti, la personale conoscenza del codice braille e le sue abilità artistico-manuali.
Lo stage è stato svolto presso la biblioteca Giulio Cesare Croce spazio bambini/ragazzi di San Giovanni in Persiceto e il progetto che ho pensato per questo percorso aveva i seguenti obiettivi: 

  • rendere accessibile la lettura a bambini ipovedenti o ciechi, attraverso la traduzione di alcune storie in braille, la realizzazione della segnaletica degli scaffali in braille, la costruzione di libri e pannelli tattili sensoriali volti al potenziamento delle capacità tattili.
  •  far conoscere il sistema di letto-scrittura braille ai bambini, ai ragazzi e agli adulti accompagnatori frequentanti la biblioteca , attraverso la realizzazione di un pannello contenente l’alfabeto e alcuni segni di punteggiatura in braille.

Il primo pannello tattile realizzato, è stato quello del “Serpente Saverio”: il corpo del serpente è stato segmentato in tante parti, ognuna delle quali è stata ricoperta da un materiale con specifiche caratteristiche. Pertanto, toccando Saverio per  tutta la lunghezza, è possibile percepire  una serie di sensazioni: caldo , freddo , morbido , duro, liscio, ruvido ecc.

Oltre a stimolare sensazioni, il percorso sensoriale ha l’obiettivo  di aiutare a potenziare le capacità tattili e con lo stesso scopo, durante lo stage, sono stati realizzati vari lavori tutti da sentire, toccare, stropicciare:

il libro delle stoffe

il libro delle carte

il pannello tattile  sulla primavera realizzato con corteccia, stoffa, rametti, gommapiuma, catoncino

Poichè la biblioteca al suo interno conteneva un solo libro con scrittura in braille, un altro obiettivo dello stage, come già precedentemente sottolineato, è stato quello di rendere un pò più accessibile la lettura, attraverso la traduzione di alcune storie in braille e realizzando la segnaletica in braille, degli scaffali.

Altro grande obiettivo, è stato quello di far conoscere il codice braille a tutti coloro che frequentano abitualmente la biblioteca; è stato realizzato un pannello all’interno del quale, oltre alla riproduzione dell’alfabeto braille si possono trovare informazioni riguardanti l’inventore del codice, Louis Braille, ed un gioco interattivo: con contenitori della uova e tappi di plastica, è possibile provare a comporre lettere e parole in braille. 

Per l’alunna e per la sottoscritta, l’esperienza è stata entusiasmante e a tal proposito ringrazio le operatrici della biblioteca Maria e Chiara:  la loro disponibilità e il loro calore, hanno reso  il percorso estremamente piacevole.
Speriamo che i lavori realizzati possano suscitare curiosità ed interesse e soprattutto, nel loro piccolo, possano favorire il diritto universale alla lettura.